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Jungle è un’agenzia di viaggi specializzata nel turismo verso destinazioni devastate da disastri e cambiamenti climatici. E finché non si è trovata alla mercé di un collega predatore, Yona era uno dei loro massimi rappresentanti. Ora sul punto di perdere il lavoro, le viene fatta una proposta: fare una “vacanza” retribuita nell’isola deserta di Mui e fingere di essere una turista per valutare la vacanza meno redditizia dell’azienda.

Quando scopre un piano per fabbricare una stravagante catastrofe, deve scegliere: dare la priorità alla compagnia insensibile a cui ha dedicato la sua vita o abbracciare un nuovo inizio in una nuova posizione potente?

The Disaster Tourist

“The Disaster Tourist” di Yun Ko-eun è un romanzo breve che mi ha presa alla sprovvista per la piega che la storia prende da circa la metà in poi.

Infatti se all’inizio pensavo che sarebbe stato un romanzo che come obbiettivo principale avevo la critica della società maschilista coreana, si trasforma in un romanzo che critica anche l’industria malata del turismo e la distruzione dell’ambiente a causa dell’uomo. Cosa è disposto a fare l’essere umano per i soldi, la disperazione e la popolarità?

I personaggi sono tutti molto squallidi e menefreghisti che pensano solo al proprio tornaconto e anche la protagonista Yona non è che faccia una figura stupenda. Si riprende alla fine che capisce quanto sia pazzo e sbagliato il piano fabbricato da alcune persone per attrarre più turisti sull’isola.

Ho solo un piaio di domande che non mi lasciano in pace: chi c’era dietro l’organizzazione Paul? Cosa e è successo dopo tutto il casino successo nell’ultimo capitolo? Ma sopratutto, aveva previsto quello che è successo nel penultimo capitolo e quindi era parte del piano? Domande che resteranno senza risposta mi sa tanto :(.

“The Disaster Tourist” è un romanzo che ti consiglio se ti piacciono le storie uniche e originali, con una satira sottile, ma d’effetto, sulla società umana.

Hai letto questo romanzo? Ti è piaciuto? Fammi sapere :).

“To the Warm Horizon” mostra come in un mondo post-apocalittico, gli umani cercheranno ancora uno scopo, una parentela e persino l’intimità. Concentrandosi su due giovani donne, Jina e Dori, che trovano l’amore contro ogni previsione, Choi Jin-young crea una distopia in cui le persone cercano di trovare una direzione dopo che i loro mondi sono stati sconvolti.

Lucidamente tradotto dal coreano da Soje, questo romanzo ponderato ma avvincente porta il lettore in un viaggio attraverso il modo in cui le persone si adattano, o non riescono ad adattarsi, alla catastrofe.”

"To The Warm Horizon"
“To the Warm Horizon”

“To the Warm Horizon” racconta una storia difficile da mandare giù in quanto mostra il lato peggiore, quello più marcio e putrido degli esseri umani. Choi ci mostra un mondo devastato da una pandemia, una crisi economica e un aumento di crimini, morte e violenza che portano i nostri protagonisti a scappare dalla Corea per raggiungere un posto sicuro in Europa. Tutti si fermeranno in Russia dove vedranno quanto l’essere umano può essere spietato.

I temi presenti sono tanti e tosti, dalla guerra allo stupro, ma nonostante tutto quello che i nostri poveri protagonisti vedono e subiscono, continuano ad avere una, seppur piccola, speranza nella vita e negli esseri umani. Perchè dove ci sono coloro che hanno reso questo disastro un festival di morte e di pazzia e fanno solo i loro interessi, ci sono anche coloro che stanno facendo di tutto per trovare una cura alla pandemia e che sono determinati a impedire che il mondo vada in rovina. Perchè anche in un mondo devastato e violento l’amore, l’amicizia, i ricordi e la certezza che in qualche modo ci si riuscirà a rincontrare continuano a vivere.

Romanzo molto bello, ma che capisco non possa piacere a tutti e non possa essere per tutti a causa delle tematiche trattate e anche al modo in cui vengono trattate, con distacco e freddezza. In ogni caso se ti capita tra le mani dagli una possibilità, potrebbe stupirti.

Hai mai letto nulla di letteratura distopica/post-apocalittica? Hai dei titoli da proporre? Fammi sapere :).

Con una prosa nitida, Choi Eunyoung dipinge ritratti intimi delle vite delle giovani donne in Corea del Sud, bilanciando il personale con il politico. Nella storia del titolo, una dura amicizia tra una studentessa in scambio e la ragazza ospitante li segue dall’adolescenza all’età adulta. In “A Song from Afar”, una giovane donna è alle prese con la morte della sua amante, viaggiando in Russia per cercare informazioni sulla defunta. In “The Secret”, i genitori di un’insegnante uccisa nell’affondamento del traghetto Sewol nascondono la notizia della sua morte a sua nonna. Nella tradizione di Sally Rooney, Banana Yoshimoto e Marilynne Robinson – scrittrici di culture diverse che danno tutte uno sguardo puro alle relazioni umane e all’esperienza femminile – Choi Eunyoung è una scrittrice da tenere d’occhio.

“Shoko’s Smile” è una raccolta di 7 racconti incentrati sullo sbocciare e l’appassire delle relazioni umane concentrandosi su quelle delle donne. Relazioni che spaziano dall’amore alla amicizia e alla famiglia.

Eunyoung si sofferma soprattutto sulle complesse emozioni delle relazioni personali e su alcuni problemi che affliggono la società patriarcale coreana. Infatti sono presenti molte tematiche, alcune più approfondite altre semplicemente accennate, ma che in ogni modo riescono a centrare il punto e a insinuarsi nei pensieri del lettore e a farlo riflettere.

Molto interessante il racconto “Xin Chào, Xin Chào” in cui si accenna alla guerra in Vietnam e a quello che i soldati coreani facevano alla popolazione vietnamita, oppure “Sister, My Little Soonae” in cui si tira in ballo la pena di morte in Corea del Sud, il sistema giudiziario coreano e il trattamento che alcuni detenuti ricevono in prigione.

Gli ultimi due racconti sono abbastanza pesantucci per la tematica trattata, l’affondamento del traghetto Sewol dove persero la vita 304 passeggeri, molti di loro studenti delle superiori, e non ti nascondo che le ultime quattro righe dell’ultimo racconto mi hanno fatto piangere.

Se non hai problemi a leggere in inglese, ti piace la letteratura coreana e le storie che si concentrano sulle relazioni umane, devi assolutamente provare a leggere “Shoko’s Smile”.

Hai letto questa raccolta? Conoscevi questa scrittrice coreana? Fammi sapere :).

Child

The Impossible Fairy Tale è la storia di due insolite ragazze delle elementari. Mia è “fortunata”― è viziata da sua madre e, come spiega, dai suoi due padri. Poi c’è Child che, invece, non è né fortunato né sfortunato. Fa così poca impressione che sembra non meritare nemmeno un nome.

A scuola, i loro compagni, fortunati o sfortunati, sembrano consumati da una rabbia quasi omicida. Gli adulti sono quasi invisibili e la società che i bambini creano da soli è caratterizzata da crudeltà e gerarchie che schiacciano l’anima. Poi, un giorno, Child si intrufola in classe e scrive frasi minacciose nei quaderni dei suoi compagni di classe. Questo atto sinistro ma inizialmente irrilevante sblocca una serie di eventi che si concludono in orribili violenze.

“The Impossible Fairytale” è un romanzo metanarrativo sperimentale diviso in due parti. Nella prima un narratore ci parla di bambini e dell’infanzia soffermandosi in particolare su due bambine: Mia, una bambina definita “fortunata”, e Child, una bambina che non è né fortunata né sfortunata. Mentre la seconda è scritta in prima persona e vedremo il nostro narratore che farà un’incontro particolare e verremo a conoscenza del suo senso di colpa.

Non è un romano facile in quanto la violenza e la crudeltà la fanno da padroni, ma la cosa che più mi ha spiazzato e che lo rende, a mio parere, molto disturbante è che questa violenza e crudeltà vengono perpetuate da bambini. Si hai letto bene, da  bambini. Gli adulti sono figure invisibili e i bambini sono abbandonati a loro stessi e si sono creati una propria società in cui la violenza, il bullismo e la noia sono all’ordine del giorno.

They merely want to see someone collapse. They merely tear the wings off butterflies, they merely kill chicks. Without meaning or significance. They merely choke one another for fun. And they call this “the fainting game”.”

Due termini  che vedo in giro associati a questo romanzo e che descrive alla perfezione i bambini presenti in questo romanzo sono: bambino-mostro e bambino-vittima.  

Nella prima parte possiamo vedere come Child da bambina-vittima (subisce violenza domestica da parte di sua madre ed è invisibile agli occhi di tutte le altre persone) pian piano con l’aumentare della sua ossessione verso Mia e delle sue paranoie, si trasforma in una bambina-mostro compiendo azioni sempre più violente.

Nella seconda parte, invece, tramite il senso di colpa del narratore, vedremo Child non più come bambina-mostro, ma ritornerà a essere una  bambina-vittima.

E’ un romanzo inquietante, violento, disturbante e non fa per tutti. Infatti se sei molto sensibile e non sopporti la violenza verso gli animali e i bambini non te lo consiglio perché le scene sono descritte in modo molto vivido, diretto e schietto. Se invece riesci a passare su queste cose te lo consiglio molto (inoltre ci sono giochi di parole molto particolari e interessanti).

Go

“I’ll Go On” narra la storia di due sorelle, Sora e Nana, la cui infanzia è stata segnata dalla morte del padre in un incidente di fabbrica e dal ritiro della madre Aeja nella catatonia suicida. Ora adulta, Sora si ritrova a sognare il passato quando scopre che Nana è incinta. La sua reazione iniziale è di shock – anche se vivono insieme, non ha mai nemmeno realizzato che sua sorella minore avesse un amante – e la gelida risposta di Nana al suo tentativo di essere premurosa (“Tu odi questo, quindi non fingere che io sia una povera donna incinta che devi compatire’) mette un muro tra le due.

Può Naghi – il ragazzo che ha condiviso la loro infanzia e i pasti semplici e nutrienti cucinati da sua madre – aiutare le sorelle a liberarsi dalla visione del mondo di Aeja in cui la vita è in definitiva inutile e l’amore è sempre condannato?

“I’ll Go On” è un libro che ho amato follemente. La storia è narrata dal punto di vista di due sorelle, Sora e Nana, e del loro amico d’infanzia, Naghi. 

Attraverso i punti di vista di Sora e Nana scopriamo la loro infanzia e il difficile rapporto che hanno con loro madre, una donna che, dopo la morte del marito, soffre di depressione e che è sempre stata assente per le ragazze. Una donna che ha lasciato nelle ragazza una visione sbagliata e contorta del mondo, della famiglia e dell’amore. Con Sora scopriremo anche il perché odii che sua sorella sia incinta, mentre con Nana scopriremo i suoi dubbi sulla maternità e su cosa sia “famiglia”. 

Invece, grazie a Naghi, verremo a conoscenza della sua infanzia, del suo rapporto con Sora e Nana e della sua continua attesa che la sua prima cotta delle elementari torni, viva o morta, da qualsiasi luogo sia finita.

Don’t ever forget it. Anytime you hurt, remember that other people can hurt just as much. You’ve got to make that connection. But most of the time, that connection, it might not happen as often as we’d think. Most of the time it might seem more natural to pretend otherwise. But that’s why we’ve got to remember. Because if we don’t, we’ll forget, entirely. And forgetting, that’s how people turn monstrous.”

Romanzo che tratta vari temi: la morte, la solitudine, il suicidio, la depressione, l’ossessione, l’amore, la maternità e l’abbandono tutto in perfetto stile coreano: diretto, schietto e senza fronzoli.

Hai letto “I’ll Go On”? Ti piace la letteratura coreana? Qual è il tuo romanzo di un autor* corean* preferito? 

Ciao, oggi ti voglio proprorre gli ultimi acquisti libroso che ho fatto in questi ultimi mesi. Sono tanti titoli, ma a mia discolpa posso dire che la maggir parte li ho letti e per questo sono molto soddisfatta.

Sono dei generi più disparati, ma principalmente letteratura coreana e fantasy, ma c’è anche qualche classico…in realtà solo due, ma mi sto impegnando per leggerne di più. Di alcuni di questi romanzi c’è il post sul sito se ti interessa approfondirli.

AcquistiUno dei primi acquisti di cui voglio parlarti è “L’armata dei sonnambuli” dei Wu ming visto che è il libro che ho in lettura in questo momento. E’ un romanzo storico ambientato tra il 21 gennaio 1793 e il 21 gennaio 1795 in Francia. I protagonisti sono coinvolti con gli avvenimenti di quel perido: il popolo francese che cerca di far “funzionare” la Repubblica. Per ora mi sta piacendo molto Sopratutto perchè nei romanzi storici dei Wu Ming scopro sempre cose nuove o approfondimenti di personaggi ed eventi che a scuola o non si studiano o vengono solo accennati velocemente. Certo non è una lettura scorrevolissima, ma se ti piacciono i romanzi storici o vuoi provare ad approcciarti a questo tipo di letteratura i Wu Ming (Luther Blissett) sono perfetti.

Acquisti“Il topo e suo figlio” di Russell Hoban è una favola per bambini molto delicata, malinconica e di cui ho scritto un post quindi sarò molto veloce: romanzo molto bello, dolce e toccante adatto sia ai bambini che agli adulti.

Artiglio : Gu, Byeong-mo, Iovenitti, Lia: Amazon.it: Libri“Artiglio” Gu Byeongmo è il primo romanzo che arriva in Italia di questa autrice coreana molto conosciuta in patria. Il romanzo nel complesso mi è piaciuto, mi aspettavo leggermente qualcosa in più, ma la sottile critica alla società coreana che permane per tutto il romanzo è molto interessante. Anche di questo romanzo se sei interessat* ti metto il link al post.

“Io,B e Libro” di Kim Sagwa, romanzo molto duro e cruento che si legge tutto d’un fiato e cheAcquisti ho amato alla follia. Parla del bullismo scolastico e dell’indifferenza delle istituzioni scolastiche e degli adulti riguardo questo problema, ma a differenza di molti romanzi che trattano di bullismo, ambientati principalmente a Seoul, Kim Sagwa decide di ambientarlo in periferia dove questo problema è aggravato dal grande contrasto tra la povertà e il degrado dei bassifondi è molto più marcato. Anche per questo romanzo ho scritto il post.

Acquisti“S.La nave di Teseo” di J.J. Abrams e Doug Dorst è stato uno dei romanzi più belli e più sorprendenti che abbia letto negli ultimi mesi. Pensavo che sarebbe stata una lettura pesante e difficile visto come è strutturato, invece l’ho divorato! Si può considerare un libro dentro un libro E’ interessante sia la storia narrata nel libro “La nave di Teseo”, sia gli appunti nei margini lasciate dai nostri due protagonisti che cercano di indagare sulla vera identità dello scrittore e del traduttore del romanzo. Te lo consiglio se ti piacciono i libri sperimentali, complessi e misteriosi. Ho letto in giro che non ha tutti è piaciuto però se riesci a recuperarlo in biblioteca o a qualche mercatino ti consiglio di dargli una possibilità :).

“Nessun dove” di Neil Gaiman, questo romanzo l’ho letto un sacco di anni fa, ma visto che la Oscar Vault ha pubblicato la versione illustrata me la sono fatta regalare dalla mia migliore amica per il mio compleanno. Tra l’altro senza farlo apposta l’avevo giusto riletto da poco e il mio amore per questo romanzo è rimasto immutato. E’ una sorta di Alice nel paese delle meraviglie, ma nelle fogne di Londra. Stupendo.

Acquisti“Kim Jiyoung, Born 1982” di Cho Namjoo è un romanzo che purtroppo non c’è in italiano, ma ti posso assicurare che l’inglese è molto semplice e se sono riusciuta a leggerlo io in pochissimo tempo, ci riesce chiunque. Con questo romanzo Cho Namjoo vuole parlare del ruolo della donna in Corea del Sud e di tutte le ingiustizie e discriminazioni che subisco. Libro che fa arrabbiare e riflettere. Sei vuoi approfondire di lascio il post che ho scritto.

“Il paese dei suicidi” di Yu Miri è un libro tosto, difficile da digerire e che tratta tematiche non per tutti. A me è piaciuto molto, ma ho un debole per i romanzi che trattano dei problemi e criticano la società giapponese o coreana. E Yu Miri è famosa per scrivere romanzi in cui critica la società giapponese e parla di tematiche forti e per nulla leggere. In “Il paese dei suicidi” il tema principale è quello del suicidio, che la stessa Yu Miri ha provato sulla sua pelle. Anche per questo romanzo c’è il post.

Acquisto fatto all’usato e che non mi aspettavo essere la prima edizione italiana: “Il piccolo popolo dei grandi magazzini” di Terry Pratchett. Romanzo fantasy satirico per ragazzi, anche se per me Pratchett è tutto tranne che per ragazzi ma dettagli. Non sono abituata a leggere romanzi di Pratchett che non siano ambientati nel Mondo Disco, quindi ero molto curiosa di vedere come se la cavava con personaggi e luoghi completamente diversi dal solito: è stato perfetto come sempre. Romanzo molto divertente e con personaggi molto simpatici. In effetti rispetto ai romanzi ambientanti a Mondo Disco, questo è molto più da ragazzi e quindi per quanto mi sia piaciuto, preferisco quelli di Mondo Disco.

Ora è il turno degli ultimi acquisti fatti! Questi sono i libri che non ho ancora letto e di cui non posso dirti molto. Gli ultimi 6 romanzi sono acquisti che mi sono arrivati oggi e sono una bimba felice!!!

  1. “The impossible fairytale” di Han Yujoo, è un romanzo che non c’è in italiano. Spero che l’inglese sia semplice, ho dato un’occhiata alla prima pagina e sembra fattibile, ma ti saprò dire una volta che l’avrò letto.
  2. “Trigger warning” di Neil Gaiman, è una raccolta di racconti che solo dal titolo mi ispirano un sacco! Non vedo l’ora di iniziare a leggerlo.
  3. “La casa sul mare celeste” di TJ Klune, da quando ne ho sentito parlare in un video di Andrea Belfiori me ne sono innamorata e appena è stato possibile preordinarlo l’ho preso.
  4. “Ready Player One” di Ernest Cline, sono sempre stata incuriosita da questo titolo e visto che l’hanno ristampato mi sono detta: “questa è la volta buona che lo recupero”.
  5. “Il circo della notte” di Erin Morgenstern, questo libro lo desiderava da quando era uscito anni fa, ma è andato fuori catalogo prima che riuscissi a recuperarlo, però ora l’anno ristampato e non me lo sono lasciata sfuggire.
  6. “Il processo” di Franz Kafka, volevo leggere un classico e tutti parlano stra bene di questo titolo di Kafka quindi ho deciso di dargli una possibilità.
  7. “Giro di vite” di Henry James, ho visto la serie su Netflix da cui è tratta e sono curiosa di vedere com’è l’opera originale.
  8. “The Atlas Six” di Olivie Blake, di questo sono leggermente preoccupata per l’inglese che dovrebbe essere non semplicissimo, ma ne ho sentito parlare nell’ultimo video Books di Federica Frezza (Books 77) e mi ha attratto un sacco, quindi ho deciso di tentare quest’impresa :).

Questi sono stati gli acquisti che ho fatto in questi ultimi mesi. E tu cosa hai preso o recuperato di bello? Qualche libro che ti ha particolarmente colpito?

ArtiglioProfilo basso e sangue freddo. Artiglio – nome guadagnato sul campo – conosce alla perfezione le regole del mestiere: prima di tutto non dare mai nell’occhio. Capelli grigi, pantaloni neri, e un viso che è una ragnatela di rughe, sembra proprio una signora in età come tante, una vecchina che si confonde nel vagone della metropolitana di Seoul il venerdì sera. Se non fosse per il pugnale che nasconde in borsetta ricoperto da un sottile strato di cianuro di potassio…

Avvicinarsi al target, agire e sparire tra la folla. Una vita di colpi portati a segno senza pietà e senza lasciare traccia, il miglior sicario dell’Agenzia. Ma ultimamente qualcosa non va. Sarà la solitudine, la pensione che si avvicina, o Torero, il giovane collega che le sta addosso come un mastino, sarà che per la prima volta in quarant’anni di mestiere, mentre è intenta a pedinare il suo bersaglio, si impietosisce per un anziano in difficoltà mandando tutto all’aria. Oppure scoprire che in passato qualche traccia l’ha lasciata eccome, e ora c’è chi la tiene d’occhio e aspetta implacabile la resa dei conti.

“Artiglio” è il primo romanzo che viene pubblicato in Italia di Gu Byoeng-mo. In Corea del Sud è una scrittrice molto famosa e molto prolifica: pubblica in media un libro all’anno! In questo romanzo seguiamo le vicende di Aritiglio, una donna con più di sessant’anni all’apparenza innocua, ma che in realtà si rivela essere un’assassina professionista. E che assassina! Una delle più esperte e più brave presenti nell’agenzia per cui lavora.

Durante il romanzo scopriremo anche come è diventata un’assassina grazie a flashback sparsi per i vari capitoli. Ma scopriremo anche che ormai i suoi riflessi non sono più come quelli di una volta, che la sua freddezza sta iniziando a sciogliersi e che gli acciacchi della vecchiaia iniziano a farsi sentire. E di questa cosa se n’è accorto anche Torero, un giovane assassino che inizia a punzecchiarla e a renderle la vita difficile.

“Artiglio” oltre ad essere un romanzo giallo e d’azione, è un romanzo che vuole parlare di come gli anziani siano visti nella società coreana, ovvero come un peso, come delle creature sporche e malate da evitare. Se poi la combo è persona anziana donna allora ancora peggio. E’ stata una lettura scorrevole e molto interessante perchè gli anziani in Corea del Sud sono una tematica di cui si parla poco in giro.

L’unica pecca che posso trovarci è che si capisce praticamente subito chi sia la persona che la tiene d’occhio e quindi l’alone di mistero va a scemare immediatamente, ma per il resto è un romanzo che ti consiglio se ti piacciono i gialli con un pizzoco d’azione e libri che criticano la società, potresti dargli una possibilità :).

Hai letto questo romanzo di Gu Byeong-mo? Come ti è sembrato? Ti piace la letteratura coreana?

Secondo episodio di questa rubrica (?) sulla letteratura asiatica. In questo post ho deciso di parlarti di 5 autori asiatici. Autori di nicchia e poco conosciuti, ma i cui romanzi sono stati pubblicati in Italia. Come già detto nel primo episodio, questi post non saranno nulla di super approfondito perchè non ho le capacità e conoscenze necessarie per fare qualcosa di professionale. Ti dirò solo le mie impressioni :).

Autore: Gen'ichiro TakahashiIniziamo con un autore giapponese che in Italia è stato portato dalla BUR nel lontano 2008: Gen’ichiro Takahashi. Purtroppo di questo autore abbiamo solo un romanzo e pure difficile da recuperare: “Sayonara, gangsters”, ma se riesci a trovarlo in qualche mercatino non fartelo sfuggire. Takahashi ha uno stile di scrittura assurdo e una fantasia fuori dal comune! “Sayonara, gangsters” è un romanzo stupendo, ma fuori di testa: se ti piacciono le storie sperimentali, assurde, no sense e fuori di testa, questo romanzo e questo autore fa per te. Spero sempre che qualche casa editrice porti gli altri suoi romanzi in Italia perchè il suo stile mi piace da impazzire.

Altro autore giapponese ceh ti consiglio è Furukawa Hideo. Furukawa Hideo è stato portato in Italia Autori: Furukawa Hideo dalla Sellerio che non ringrazierò mai abbastanza. Per ora sono stati pubblicati tre suoi romanzi: “Belka”, “Tokyo Soundtrack” e “Una lenta nave per la Cina –  Murakami remix”. Anche Furukawa è un autore molto sperimentale le cui storie folli, innovative e surreali ti tengono incollati alle pagine. Ti consiglio di iniziare a conoscere questo autore con “Una lenta nave per la Cina – Murakami remix”, un racconto lungo che si legge molto velocemente e che ti da un’idea del suo stile di scrittura. Diciamo che se ti piace Haruki Murakami molto probabilmente ti piacerà molto anche Furukawa Hideo.

Autori: Prabda YoonOra passiamo a un autore thailandese: Prabda Yoon. Purtroppo in Italia libri di autori thailandesi sono molto pochi e difficili da trovare. “Feste in lacrime” di Prabda Yoon, l’ho scoperto per caso, ed è, purtroppo, l’unico romanzo di questo autore tradotto in italiano. “Feste in lacrime” è una raccolta di 12 racconti che ti portano a scoprire la Thailandia moderna e la sua cultura attraverso gli occhi dei suoi abitanti e le loro, a volte strane e assurde, vicende. Se sei appassionat* della Thailandia o se vuoi scoprire una nuova letteratura, Yoon è perfetto.

Ora passiamo a due autori coreani, noterai che autori giapponesi e coreani non mancano mai nei mie post dedicati alla letteratura asiatica. Il primo che ti voglio consigliare è Lee Jung-myung. In Italia sono stati portati due romanzi: “La regola del quadro” che ammetto non mi ha fatto impazzire, ma io ho un problema con i romanzi storici coreani e giapponesi quindi non faccio testo, e “La guardia, il poeta e l’investigatore” che invece ho amato alla follia. Quest’utlimo è un romanzo che parla dell’amore per la letteratura, la poesia e l’arte anche dentro un campo di prigionia giapponese durante la seconda guerra mondiale. Lettura che fa commuovere, ma che da e trasmette tanto.

Autori: Park MingyuPer finire: Park Mingyu. In Italia è stato pubblicato solo “Pavana per una principessa defunta” che ho divorato e amato alla follia. Con un solo libro Park Mingyu mi ha conquistata. Riesce a parlare di tematiche profonde e spinose, riguardo la società coreana, in modo semplice e leggero. In particolare questo romanzo ha anche quel tocco di onirico e magico che rendono la storia ancora più bella, profonda e commovente.

Conoscevi questi autori? Hai letto qualche loro romanzo? Se sì quali? Quali sono gli autori asiatici di nicchia che consigli? Fammi sapere che sono curiosa :).

Kim SagwaUna strana e bellissima storia si svolge attorno allo studente solitario di scuola media Io, alla sua unica amica B, e a Libro, una persona non identificata che vive da sola alla periferia della città. Quando Io inizia a subire bullismo da parte dei ragazzi con i cappelli da baseball, B li respinge. Ma un giorno Io riferisce involontariamente all’intera classe della sorella morente di B, e racconta di come la sua famiglia sia povera e ciascuno di loro disperatamente solo.
L’unico posto in cui possono reclamare se stessi, e forse l’altro, è oltre la parte della città dove vivono i pazzi: la Fine…

“Io, B e Libro” di Kim Sagwa è un romanzo che si legge tutto d’un fiato. Capitolo dopo capitolo, grazie a una scrittura semplice, cruda, schietta e onirica, il lettore resta inconcollato alle pagine. Si può definire un libro ipnotico, anche se le tematiche trattate non sono per nulla leggere.

Kim Sagwa tramite le parole e il punto di vista di Io e B, vuole narrare dei problemi che gli adolescenti incontrano nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta, della disgregazione familiare e del bullismo scolastico, problema molto presente in Corea del Sud, e dell’indifferenza delle istituzioni scolastiche nel cercare provvedimenti adeguati.

“Io, B e Libro” è una lettura molto bella, ma allo stesso tempo dolorosa e che fa arrabbiare. Leggere delle violenze sia fisiche che psicologiche che le protagoniste subiscono nell’indifferenza assoluta degli altri ragazzi, ma soprattutto degli adulti, fa veramente male e ti fa sentire impotente. Il mio unico problema è stato con il personaggio di B. Per quanto la sua vita sia stata (e sia) brutta, proprio non riesco a capire il suo comportamento nei confonti di sua sorella e anche di Io. Così tanto odio non riesco proprio a spiegarmelo. Per il resto è un romanzo molto bello che ti consiglio caldamente.

Se ti piace la Corea del Sud e vuoi conoscere anche i suoi lati più oscuri e cupi e se ti piacciono i racconti con un tocco di surreale ed onirico dovresti dargli una possibilità.

P.S.: ti metto il link al sito della casa editrice se ti interessa recuperarlo: https://www.atmospherelibri.it/prodotto/6633/

La letteratura asiatica, insieme a quella fantasy, sono il mio pane quotidiano: le amo immensamente. Per questo ho pensato di fare un post in cui ti consiglio alcune autrici asiatiche. Non sarà nulla di super approfondito, anche perchè non ho le capacità e conoscenze necessarie per fare qualcosa di professionale. Ti dirò solo le mie impressioni :).

autrici: yu miriUna delle prime autrici che ti voglio consigliare e che non credo sia molto conosciuta in Italia è Yū Miri. Una donna giapponese di origine coreana che non si identifica in nessuna delle due nazionalità. A causa delle sue origini ha avuto un’infanzia difficile e travagliata. Più volte ha tentato il suicidio ed è questo che parla nei suoi romanzi: famiglie disastrate, bullismo, suicidio e la mancanza di appartenenza.

Ho letto tre suoi romanzi e per quanto mi siano piaciuti moltissimo tutti, quello che ti consiglio di più, oltre ad essere quello più facilmente reperibile, è “Il paese dei suicidi“. Romanzo che si divora e che fa riflettere sui problemi che avvolgono la società giapponese e non solo.

Altra autrice giapponese che ti consiglio è Mieko Kawakami. In Italia è uscito un solo romanzo – “Seni eautrici: Mieko Kawakami uova”- ma ad agosto esce un altro suo romanzo e io non vedo l’ora di poterlo leggere! La Kawakami con un solo romanzo è riuscita a conquistarmi. Con il suo stile elegante, ma diretto e schietto, mi ha tenuta incollata alle pagine. In “Seni e uova” parla della condizione della donna in Giappone. Di tutte le discriminazioni che una ragazza, una madre, una figlia, un’anziana subiscono per il semplice fatto di essere donne in una società prettamente maschilista e patriarcale.

Passiamo ora a un’atrice cinese Xiaolu Guo. Ammetto che di autrici: Xiaolu Guoletteratura cinese ho letto molto poco, ma quel poco che ho letto mi ha colpito molto. Xiaolu è una scrittrice e regista cinese che impregna le sue opere con i problemi che affliggono la società cinese. In “20 frammenti di gioventù vorace” parla del desiderio di modernità dove la gioventù fatica a trovare la propria identità e la propria strada. Una gioventù che non si lascia scoraggiare “affamata com’è di futuro”.

Ora ci spostiamo in Corea del sud. Le autrici sud coreane sono quelle che sicuramente ho letto di più.autrici: Bae Suah Per questo sceglierne solo due non è stato facile. Iniziamo con Bae Suah che è stata portata da poco in Italia, grazie alla Addeditore, con ” Notti invisibili, giorni sconosciuti”. Bae Suah può essere definita come la Murakami coreana. Storie al limite dell’assurdo e sovrannaturale scritte con uno stile elegante, fluido e sensibile che tengono incollati alle pagine.

“Notti invisibili, giorni sconosciuti” è ambientato durante una notte d’estate nella torrida Seoul, dove la finzione e la realtà si dissolvono per lasciare spazio a mondi dove tutto è possibile.

autrici: Cho Nam-jooAltra autrice che ti consiglio è Cho Nam-joo. Purtroppo in italiano non si trova nulla di questa autrice, ex sceneggiatrice televisiva, ma sia se sei pratico con l’inglese, sia se è la prima volta che ti cimenti nella lettura in inglese, “Kim Jiyoung, born 1982” è un romanzo che non puoi farti scappare.

Con la sua scrittura schietta e diretta, l’inglese è molto facile, Cho Nam-joo parla della condizione della donna in Corea del Sud. Ammetto che essendo appassionata di Corea molte cose le conoscevo già, ma alcune discriminazioni che vengono narrate – e che l’autrice, in quanto donna, ha subito sulla sua pella – mi hanno lasciata interdetta, fatto cadere le braccia e, lo ammetto, arrabbiare. Romanzo che tutti gli amanti del kpop, dei kdrama e della Corea in generale devono leggere, così capiscono che, purtroppo, la Corea del Sud non è il paese perfetto che si immaginano.

Queste sono alcune autrici che ti consiglio se sei appassionato alla letteratura asiatica o se ti vuoi avvicinare a questa letteratura. Sicuramente farò altri post dedicati a questa letteratura, alle autrici asiatiche, ma anche agli autori perchè ci sono un sacco di romanzi e autori validi in quel dell’Asia.

Hai letto qualcuno di queste autrici o di questi romanzi? Fammi sapere :).